Towards to Construction 4.0 and the future of this sector in the digital era.

Il 9 e 10 Novembre scorsi, a Praga, ho preso parte alla conferenza “Digital Construction” voluta dal Ministero dell’Industria e del Commercio Ceco, in collaborazione con buildingSMART Repubblica Ceca, per delineare i possibili percorsi di sviluppo del settore verso l’edilizia 4.0. 

Molti rappresentanti di buildingSMART International e dei singoli capitoli nazionali sono intervenuti al convegno, a dimostrazione del ruolo guida assunto dalla nostra community nella trasformazione digitale della filiera edile. 

Essendo l’industria meno digitalizzata di tutte e, allo stesso tempo, uno dei maggiori contribuenti al PIL di tutti i Paesi europei sviluppati, il settore delle costruzioni non deve più rimanere in disparte in questo senso: i livelli stagnanti di produttività del lavoro nel settore, sottolineano l’urgenza di un rapido cambiamento.  

La finalità principale di questo incontro è stata quello di stimolare il flusso di dati nel settore e accelerare i processi di costruzione attraverso il Building Information Modeling (BIM) e migliorare l’ecosistema tecnologico e di dati dell’industria delle costruzioni.
Non meno importante è l’introduzione della transizione digitale e del BIM nel settore pubblico, la rivoluzione nell’accelerazione dell’elaborazione delle licenze edilizie, la robotizzazione, l’automazione e la prefabbricazione nell’ecosistema delle costruzioni. 

La notizia positiva è che il cambiamento tanto necessario sta già arrivando. Dopo decenni di sotto-digitalizzazione, il settore delle costruzioni si sta muovendo con coraggio in una nuova era. Le nuove analisi dell’ecosistema tecnologico delle costruzioni rilevano tendenze emergenti, soluzioni e un universo sempre più vasto di casi d’uso della tecnologia che stanno sconvolgendo il modo in cui pianifichiamo, progettiamo ed eseguiamo i progetti. 

La presenza di robot e la stampa 3D saranno la soluzione non solo alla mancanza di forza lavoro nella filiera edile ma anche alle problematiche legate alla sicurezza degli operai: si pensi a tutti gli interventi di ricostruzioni in zone a rischio, tema “caldo” sostenuto anche dal CECE (Committee for European Construction Equipment) in relazione alle recenti vicende Ucraine.

Molto proficuo è stato il confronto con Katharina Knapton-Vierlich, la nuova rappresentante della DG Growth H1 construction, su “digital transition and BIM in the public sector”, tematica ritenuta di grande importanza da molti dei rappresentanti dei capitoli di buildingSMART intervenuti al convegno.

L’obiettivo è quello di individuare una strategia di sviluppo digitale comune in tutti i paesi europei e condivisa con la Commissione Europea, che potrebbe supportarla con programmi di finanziamento specifici. La rilevanza dell’argomento è tale che il dialogo avviato a Praga troverà un ulteriore approfondimento durante il summit buildingSMART, che si terrà a Roma il prossimo marzo 

Nel corso dei lavori ha trovato spazio anche l’iniziativa della Commissione Europea sul Digital Building Logbook, nata con l’intento di favorire la trasparenza e una maggiore disponibilità di dati per un’ampia gamma di operatori del mercato (proprietari di immobili, affittuari, investitori, istituzioni finanziarie e amministrazioni pubbliche). L’idea è di fornire una linea guida per catalogare e conservare tutte le informazioni ritenute importanti per un Fascicolo Digitale del Fabbricato in un formato che armonizzi le metodologie utilizzate nei diversi paesi membri, anche tramite progetti di R&I per l’implementazione del Registro Digitale finanziati dalla Comunità Europea.  

In conclusione, affinché le considerazioni sul futuro prossimo della digitalizzazione non restino solamente sul piano speculativo, si è parlato dell’impatto di tale trasformazione sulle risorse umane, dando uno spazio di rilievo alla formazione. La digitalizzazione della filiera non deve infatti essere percepita come una minaccia dai lavoratori del settore, deve anzi essere intesa come un mezzo funzionale a migliorare l’immagine e le condizioni di lavoro nell’edilizia. Il giusto percorso formativo e le giuste competenze renderanno infatti il settore più appetibile. Ed è proprio in questa direzione che buildingSMART International sta lavorando, ai tavoli del Professional Certification Program (PCERT), il  programma di qualificazione professionale pensato per fornire un attestato compliant con le normative locali e al tempo stesso avente validità internazionale sulle competenze in ambito BIM ed openBIM.  

Molti degli spunti sollevati durante la conferenza di Praga saranno oggetto di ulteriore dibattito ed approfondimento in occasione del buildingSMART International Standards Summit di Roma. Il nostro invito è quindi quello di continuare a seguirci e di unirvi a noi in occasione del Summit. 

A cura di: Anna Moreno, Caterina Nissim e Giulia Riccardi.