Il BIM è ora obbligatorio, ma chi se ne deve occupare?

BIM sta per Building Information Modeling, termine con cui si indica il processo di digitalizzazione della filiera delle costruzioni. Il BIM viene introdotto nella progettazione delle opere pubbliche in Italia con il D.lgs 50/2016 meglio conosciuta come Nuovo Codice Appalti, che ha recepito la Direttiva europea 24/2014 sul tema, e la sua obbligatorietà viene sancita con il cosiddetto Decreto BIM, che ne determina la graduale introduzione. Entro il 2025 tutte le opere pubbliche in Italia dovranno esser progettate, realizzate e gestite in BIM.



Il BIM interviene in tutte le fasi del processo edilizio, ovvero nella progettazione, realizzazione e gestione delle costruzioni in ambito di edilizia e infrastrutture, rendendo i processi di lavoro più razionali ed efficienti, con conseguente ottimizzazione dei tempi e maggior controllo dei costi. Si tratta di un ambito in cui convergono diverse professionalità, con background e competenze diverse, non esclusivamente tipiche del settore delle costruzioni (progettazione, architettura, installazione e manutenzione), ma anche di tipo gestionale (project management), informatico (gestione dei dati, progettazione informatica, ecc) e design (grafic design).

I professionisti del BIM, operando in un ambiente di lavoro comune, devono necessariamente condividere lo stesso linguaggio, comunicare con un codice aperto ed interoperabile, l’OpenBIM, ed usare una terminologia comune e condivisa, oltre che saper utilizzare/interpretare i dati BIM.

Chi sono i professionisti BIM?

In Italia sono stati definite alcune figure nella norma UNI 11337 parte 7 che sono: il BIM manager, il BIM coordinator e il BIM specialist, ed il CDE Manager. E’ bene tenere presente che in ambito internazionale c’è ancora molta discussione su quali sono i professionisti BIM e quali le competenze di ciascuna figura professionale, quindi in futuro potebbero esserci modifiche sostanziali alla nostra norma.

Come diventare professionista del BIM?

Diventare un professionista BIM richiede studio, pratica ed esperienza. Il mondo del BIM è un intrico di strategie, investimenti, norme, processi aziendali e di commessa, software, hardware, ecc, che per di più sono in continua evoluzione. Il suggerimento che possiamo dare è quello di cominciare per gradi, approfondendo innanzitutto i principi fondanti, e imparando gli innumerevoli acronimi che comunemente vengono usati tra i professionisti BIM. Solo una volta acquisite queste conoscenze sarà possibile orientarsi, in modo consapevole, verso un ambito professionale ben specifico, scegliere gli strumenti più adatti e definire una piano di crescita.

Proprio per rispondere a questa esigenza, buildingSMART, l’ente internazionale no profit che sta guidando la trasformazione digitale nel settore delle costruzioni, sta svolgendo un programma di certificazione internazionale. Per saperne di più visita la pagina ufficiale del programma di qualificazione individuale buildingSMART.

Chi è IBIMI?

IBIMI, l’Istituto per il Building Information Modelling in Italia, è un’associazione senza scopo di lucro che raccoglie, come soci, i professionisti del settore delle costruzioni (progettisti, costruttori, produttori di software, esperti di standard, committenti, ecc.) per promuovere un’industria interoperabile ed efficiente.

IBIMI è l’associazione di professionisti BIM riconosciuta dal MISE tra le associazioni professionali ai sensi della Legge 4/2013 che possono rilasciare l’attestato di qualità e di qualificazione professionale dei servizi prestati dai soci (Sezione II, elenco associazioni professionali pubblicato sul sito del MISE)

IBIMI promuove il programma di qualificazione individuale di buildingSMART come requisito d’ingresso per poter diventare un professionista BIM.