“Architecture does not create buildings but creates information that creates buildings” – L’architettura non crea edifici ma crea informazioni che creano edifici – Elaborazione della frase di Robert Sheil, Bartlett School of Architecture, University College of London.
Il BIModello è in grado di codificare e strutturare le informazioni che gli architetti e tutto il team di progettazione producono, offrendo un maggiore dettaglio, un’estrema chiarezza e la possibilità di far circolare e scambiare queste informazioni tra tutti gli operatori che intervengono nel progetto lungo tutto il ciclo di vita.
Il BIModello è quindi un contenitore “SMART” di informazioni, ma cosa intendiamo per Informazioni? Tentiamo allora di delineare il concetto di “Information” nel Building Information Modelling:
Ci sono cinque livelli di “significato” per la parola Information, che devono essere compresi: Dati, Informazioni; Conoscenza, Comprensione e Sapienza. Prenderemo spunto da Landauer per definire i primi 4 livelli e per l’ultimo termine seguiremo in parte l’orientamento di Succar:
- Dati – sono le osservazioni di base. I Dati sono ciò che puoi osservare e raccogliere.
- Informazioni – rappresentano la connessione di dati con altri dati o in relazione ad un contesto. Le Informazioni sono quello che puoi osservare e racconti (raccogli e poi esprimi).
- Conoscenza – è l’obbiettivo che si raggiunge con un insime di informazioni. La Conoscenza è ciò che osservi, racconti e ti rende capace di fare.
- Comprensione – è la capacità di spiegare a trasmettere un fenomeno come risultato di un contesto o di una legge logica. Comprensione è ciò che puoi osservare, raccontare, fare ed insegnare.
- Sapienza – è la comprensione allargata a domini eterogenei: la capacità di saper interpretare identici dati sotto punti di vista differenti, complementari tra loro ma mai discordanti. La Sapienza è osservare, raccontare, fare e insegnare trasversalmente tra discipline e contesti diversi.
Il Building Information Modelling è un contenitore di Dati e Informazioni (BIM 3D), può divenire strumento di Conoscenza se integrato con ulteriori “dimensioni” (BIM 4D e 5D ecc.). Presto o tardi sarà anche la base su cui costruire sistemi di Comprensione (Artificial Inteligence) e conseguentemente di Sapienza (BIG Data).
Ci sembra opportuno sottolineare come il lavoro intelletuale e creativo dell’uomo non potrà mai essere sostituito dalle macchine, a cui mai si potrà delegare il potere decisionale. Come è indubbio che l’abbondante uso di tecnologie informative su cui possiamo fare affidamento oggi, permettono, e permetteranno sempre di più, di supportare e facilitare l’uomo nell’offrire lavori e servizi di maggiore qualità e con meno sprechi ed inefficienze.
Ad ogni modo, per quanto riguarda le pratiche attuali, la “I” del BIM, interagisce con i primi tre livelli di significato di Information sopra elencati. Discussioni riguardo il quarto o quinto livello, sono ben oltre lo scopo di questa lezione.
Per quanto detto possiamo convincerci di come il BIM sia un metodo in grado di stimolare, sopportare e migliorare la collaborazione di tutti gli attori che intervengono in un progetto edile o civile.
Figura 3.1: BIM contenitore di Informazioni
Più saremo in grado di aggragare dati, sopratutto da domini diversi, più saremo in grado di acquisire conoscenza e via via salire lungo i livelli di significto di Informazione. Rimane ben inteso che la produzione di informazioni BIM è il passaggio critico e fondamentale per raggiungere la Sapienza. Questo processo deve infatti essere, in principio ben pianificato (Piano di Gestione Informativa), e successivamente implementato da professionisti qualificati.
LEZIONE APPRESA: UN BIMODELLO è un contenitore di dati, informazioni e conoscenza, e la base per comprensione e sapienza.
Nella prossima lezione discuteremo del BIM vs. il Partial BIM
Prossima Lezione => Lezione 4 – Focus sulla Modellazione
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Un particolare ringraziamento va a Bilal Succar, blogger BIM ThinkSpace che ci ha autorizzato ad utilizzare le immagini e prendere spunto dal suo Blog. Post di Lorenzo Nissim.